Storia di AlessiaSono Alessia, abito a Spinea, sono sposata e ho un figlio. Sono nata in una città dell’Ucraina e vivo in Italia da 16 anni. Per me l’Italia è un Paese come quello della Terra Promessa, dove scorre il latte e il miele. La mia testimonianza inizia cosi: in Ucraina, circa 20 anni fa, io, una ragazza gioiosa, che ama la vita, piena di successi, con tanti amici e amata dai suoi genitori: mi sembrava di poter superare qualunque difficoltà, incoraggiata dalla fede della mia cara mamma. Un giorno mi sono trovata nel mio ufficio con un pensiero, una domanda: "E adesso cosa vuoi fare, dove vuoi arrivare? Ti sembra di esser arrivata dove volevi? Hai raggiunto la tua meta?". Mi sono seduta, guardando i muri, la risposta che volevo subito non c’era. Tutto andava come sempre, tanta gente intorno, ma dentro di me sentivo la solitudine. Non sapevo cosa fare, come uscire da questa strana situazione. Passati 4 mesi da quei giorni, in Ucraina si sentiva sempre di piu’ la crisi del lavoro. Al Centro Culturale dove lavoravo è arrivato un ordine di diminuire il personale. Il gruppo folcloristico che dirigevo fu smembrato. La prima lettera di licenziamento portava il mio nome. Per la prima volta nella mia vita mi sentii di non combattere, ed accettai.
Da questo momento in poi la mia vita è cambiata completamente. Da tutto chiaro che era si è passato alla completa oscurità, tanto violenta e senza pietà. Persi quasi tutto. Le uniche cose che rimasero erano la fede di mamma, accompagnata dal timore di Dio, un'amica ed un grande amore per la musica. L’amore per la musica era, ed è, così radicato e profondo dentro di me che non si può spegnere, anche perché l’amore per la musica è protetto da un piu' grande amore per Dio. Avevo 10$, mi bastarono per arrivare alla prima città della Polonia, e proprio lì il Signore aveva preso appuntamento con me. Cercavo lavoro, ma non era così facile. Un giorno arrivo' un uomo che ingaggio' tutti quelli che erano con me, me compresa: ci porto' nel suo giardino a raccogliere prugne. Al freddo, sotto la pioggia, mangiammo solo prugne per una settimana. Lì per la prima volta sentii un versetto tratto dalla Bibbia, da una signora che evangelizzava: "Chi crede in me avrà una vita una vita in abbondanza”. Nella situazione in cui eravamo era difficile crederci, perciò tanti risero, io invece dissi: "Amen questo è per me!". Iniziai a farmi coraggio, faceva freddo ma dentro me sentivo un fuoco che mi riscaldava, con novità di pensieri e la ritrovata gioia e sicurezza che tutto sarebbe finito bene. Sentivo solo la necessità di andarmene da quel posto, così assieme ad altre ragazze decidemmo di tornare in città. Loro trovarono subito lavoro io invece no. Feci tutto quello che potevo con le mie forze ma non bastava. Iniziai a piangere senza preoccuparmi di chi avevo intorno e il mio pianto si è trasformato in preghiera forte in mezzo alla città nella mia lingua, convinta che nessuno mi capiva visto che ero in Polonia. Dicevo al Signore tutto quello che c’era nel mio cuore. In quel momento mi si avvicino' una donna, dicendomi nella mia lingua: "Stai bene? Come posso aiutarti?". Ero stupita che una donna ucraina mi parlo' proprio mentre pregavo. Mi spiegò in seguito cosa l'aveva spinta ad uscire di casa: Olga (questo il suo nome) lavorava presso una famiglia come contadina, per raccogliere patate nei campi. Quel giorno pioveva, la raccolta delle patate era sospesa e lei restò nella sua camera, a leggere la Bibbia e pregare. Lo Spirito Santo, mentre pregava, le chiese di uscire ed andare verso il centro, dove mio trovavo io che chiedevo aiuto al Signore. Olga mi prese la mano e mi accompagnò a casa dove lavorava; era una famiglia di credenti, che mi accolsero come una figlia. Con loro andai in Chiesa e iniziai ad ascoltare e leggere la Parola. Una domenica durante la predicazione risentii lo stesso versetto che mi aveva toccato poco tempo prima nel giardino, la vita in abbondanza. Il pastore chiese chi voleva dare la propria vita a Gesù e io corsi come una bambina verso il pastore. Oggi la Parola sentita in quel tempo si è compiuta nella mia vita, perche' il Signore mi ha ridato tutto (e ancora di piu’) di quello che il nemico mi aveva rubato: la mia gioia, il mio amore, i miei amici, una famiglia, nuovi fratelli e sorelle in Cristo. Ma la cosa più importante di questa vita è non perdere la salvezza. Il mio nuovo lavoro, che è un grande privilegio per me, e' vivere per questo: "Prendi il tuo diletto nell’Eterno ed Egli ti darà i desideri del Tuo cuore" (Salmo 37:4). Alessia P. |